Il gioco, e in particolar modo il gioco all’aria aperta, ha una funzione importantissima nell’età dello sviluppo. Giocare fa bene al corpo e alla mente, perché favorisce la coordinazione e le abilità motorie, ma anche la socializzazione e il benessere psicologico.
Giocando insieme i bambini imparano a condividere gli spazi e i giochi e a rispettare le regole, i turni e – cosa importantissima – i tempi e le capacità di ognuno.
I giochi per parchi, potremmo dire, sono la palestra della società. Se i bambini imparano il rispetto, la condivisione, l’inclusione sociale e l’accoglienza, avranno imparato una lezione importantissima per tutta la loro vita. Vediamo allora in che modo i parchi gioco inclusivi possono diventare uno strumento eccezionale per trasmettere valori fondamentali.
Condivisione e inclusività
Abbiamo parlato di condivisione degli spazi e dei giochi nei parchi pubblici, ma c’è un solo modo per cui tutti i bambini possano giocare insieme. Solo se i giochi sono inclusivi i bambini portatori di handicap hanno pieno accesso al divertimento.
Non esiste modo migliore di dirlo se non con le linee guida della Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989.
L’articolo 23 riporta: “Gli Stati parti riconoscono che i fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati devono condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia ed agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità.”
Mentre l’articolo 31 ci dice che “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed al tempo libero, di dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e di partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.”
Quindi, tutti i bambini hanno lo stesso diritto al gioco e al divertimento. Le aree ludiche devono essere accessibili: garantirlo è un dovere legale, oltre che morale.
Giochi inclusivi per divertirsi tutti insieme
C’è da fare però una precisazione: i giochi inclusivi non sono attrezzature per parchi progettate esclusivamente per i disabili, ma favoriscono la completa integrazione tra bambini normodotati e portatori di handicap.
I giochi per portatori di handicap, invece, sebbene offrano un’opportunità di gioco, sono comunque discriminatori. Sottolineano la differenza con gli altri e creano altre barriere, non architettoniche ma altrettanto difficili da abbattere.
Diritto al gioco: come renderlo attuabile?
Un’area ludica inclusiva non deve solo offrire a ogni bambino le stesse opportunità di gioco e divertimento, ma anche favorire l’integrazione e abbattere tutte le differenze.
Quando si progetta un parco giochi inclusivo, bisogna far sì che le strutture siano fruibili dai bambini con disabilità motoria, ma ugualmente divertenti per tutti gli altri. Vediamo allora quali sono i giochi più adatti per un parco inclusivo.
Altalene e scivoli
I due giochi per parchi più classici, nella versione “tradizionale”, rappresentano un ostacolo insormontabile per i bambini con difficoltà motorie. Trasformarli in giochi inclusivi, tuttavia, non richiede grossi sforzi.
Basta trasformare la seduta standard dell’altalena in un cesto o un sedile ergonomico: tutti i bambini potranno sedere e reggersi comodamente e in totale sicurezza.
Stesso discorso per gli scivoli. Il problema, in questo caso, sono i gradini per salire, ma basta installare una rampa con pedana continua e prevedere un’inclinazione e una larghezza opportuna per offrire un’esperienza di gioco davvero inclusiva.
Castelli, casette e fortini
I problemi, qui, possono essere due: il livello sopraelevato da terra e gli “spazi di manovra”. La progettazione deve tenere di conto questi fattori e scegliere le strutture più adatte per il divertimento di tutti, senza distinzioni.
Ricordiamo che moltissime di queste strutture sono modulari, una vera opportunità per il gestore del parco, che può offrire giochi sempre nuovi semplicemente allargando la struttura preesistente.
Pannelli educativi
I pannelli educativi nascono già come giochi inclusivi. L’altezza a cui vengono installati permette a tutti di divertirsi senza rinunce.
Puntano sull’attenzione e sulla concentrazione e favoriscono la socializzazione, mentre l’aspetto del movimento passa in secondo piano. Potrebbe essere un’occasione preziosa per dimostrare ai bambini che non ci sono differenze quando si gioca.
Bilici, giostre e giochi a molle
Per questi giochi, la progettazione deve considerare la possibilità di salire sulla piattaforma e l’ingombro di un’eventuale sedia a rotelle. Una volta che questi criteri sono rispettati, non ci sono limiti di utilizzo.
Sono disponibili sia singoli, per un bambino solo, sia per più utilizzatori. Favoriscono la socializzazione e invitano naturalmente alla condivisione dello spazio e del divertimento.
Quanto conta la pavimentazione antitrauma nella realizzazione di un’area senza barriere architettoniche?
Abbiamo parlato di giochi per parchi inclusivi e di strutture senza barriere architettoniche come requisiti cardine per un' area giochi inclusiva. Perché un parco sia davvero accessibile, tuttavia, è necessario che la pavimentazione antitrauma in primis sia inclusiva, senza vie di fughe.
La pavimentazione antitrauma in gomma colata, gettata in opera a manto continuo, è la soluzione perfetta per garantire la massima sicurezza e una fruizione davvero totale.
Noi di Italian Garden progettiamo e realizziamo aree ludiche e sportive e sappiamo perfettamente che il gioco ha un enorme valore educativo. Senza condivisione né inclusività, quali valori possiamo trasmettere?